NOVITÀ DA TRIPADVISOR. Da quando TripAdvisor ha annunciato che nel quarto trimestre del 2013 avrebbe attivato il servizio TripConnect per tutti gli Hotel, gli operatori del settore si sono domandati se questa opportunità avrebbe portato vantaggi concreti o se sarebbe stato l’ennesimo tentativo di estorcere denaro alle strutture.
Con le informazioni ottenute fino ad oggi (e in attesa di avere case history più numerose), valutiamo insieme se vale la pena di utilizzare TripAdvisor Connect, quali vantaggi e svantaggi si ha nell’utilizzarlo per le strategie commerciali del proprio Hotel e se può rappresentare un valido strumento di disintermediazione.
COME AVERE TRIPCONNECT. I requisiti per avere Tripadvisor Connect sono 3:
a. Attivare un profilo aziendale: è un canone annuale che permette di avere una serie di funzionalità, tra le quali appunto TripConnect;
b. Il secondo requisito è avere sul proprio sito un IBE (Internet Booking Engine) certificato, ovvero un booking online. Dovete verificare che il vostro sia in questa lista http://www.tripadvisor.it/ConnectPartners o diversamente contattare il vostro fornitore di booking engine;
c. Iniziare ad usare TripConnect tramite il pannello di controllo di tripadvisor.
TRIPADVISOR E HOTEL: QUALI VANTAGGI? Con TripConnect un Hotel vedrà il proprio sito tra le varie OTA presenti per le prenotazioni. Il pulsante “Sito ufficiale” permetterà così di utilizzare il booking online della struttura per aumentare le prenotazioni.
In questo modo – teoricamente – l’Hotel può competere con le OTA per conquistare l’utente ed evitare così di pagare le pesanti commissioni sulle vendite a Booking, Expedia & company.
PPC: QUANTO SI SPENDE? Il Costo Per Click è stabilito secondo le regole d’asta, proprio come fanno Google Adwords e Facebook Ads. Oscilla mediamente tra i 30 e i 70 cent, anche se è necessario rapportarlo ad ogni struttura, in base alla posizione, al numero di camere e altri criteri non ancora resi noti in maniera esplicita e ufficiale da Tripadvisor.
TRIPCONNECT: SVANTAGGI E PUNTI DI DEBOLEZZA. Per avere accesso a questa funzionalità è necessario attivare il profilo aziendale, per il quale il costo è lievitato nelle ultime settimane a partire dal 100% fino ad aumenti ancora più esponenziali. Un cliente di Network Service del Trentino (3 stelle e 34 camere, aperto per 7/8 mesi all’anno), il 7 marzo 2013 pagava l’abbonamento annuale € 1.988,00. Nell’ultimo periodo, lo stesso abbonamento è arrivato a costare € 6.750. Si è passati quindi da 1988 a 6750 euro, più che triplicato (Da segnalare che solitamente vengono applicati sconti del 20/25%).
Altro esempio: Hotel di Cesenatico, 45 camere, il 14 gennaio 2013 l’abbonamento costava € 905, un anno dopo € 5.475,00. Una cifra ragguardevole per un Hotel che utilizza TripConnect proprio per liberarsi dal peso delle commissioni delle OTA.
NESSUNA GARANZIA DI ESSERE PRIMI. Inoltre pagare il profilo aziendale non significa avere con sicurezza visibilità. Tra i motori di ricerca, infatti, ci sono solo 3 posizioni, ovvero solo 3 prezzi che saranno mostrati al pubblico. Inoltre, il prezzo più basso non è l’unico fattore che regola la scelta dei prezzi in evidenza, e Tripadvisor non ha ancora esplicitato i fattori che determinano queste scelte. Quindi l’albergatore paga e non ha certezza di competere con le OTA.
BOOKING ONLINE. Altro fattore molto importante è quello relativo ai gestori del proprio booking online. Molti Internet Booking Engine fanno pagare il lavoro di implementazione del plugin di Tripadvisor o altre spese per la gestione di tale pratica. Da sottolinea che alcuni booking hanno sviluppato funzionalità per avere il TRIPCONNECT senza il profilo aziendale, ma affronteremo questa casistica molto particolare e articolata nel prossimo articolo.
PARITY RATE. Ultimo ma non meno importante elemento che non permette di considerare attualmente TripConnect uno strumento vantaggioso per gli Hotel è quello relativo alla parity rate. Sappiamo che per contratto una struttura non può inserire un prezzo minore rispetto a quello di booking.com, expedia e altre OTA. Proprio per questo viene naturale da pensare che non avendo un vantaggio immediato di prezzo, l’utente medio sarà portato a “fidarsi” di portali affermati e autorevoli più che dell’offerta della struttura.
Discorso diverso è quello per cui, in una situazione in cui non c’è TripConnect, l’utente prima verifica i prezzi presenti su Tripadvisor (tra i quali non c’è quello della struttura), poi va sul sito ufficiale per un confronto, e lì troverà la possibilità di ricevere BUONI MOTIVI per prenotare (la cosiddetta disintermediazione), per i quali riceverà degli “incentivi” a scegliere il booking online della struttura per bloccare la propria camera.
Se una struttura alberghiera potesse applicare la disparity rate (come potranno fare dal 1° Marzo gli Hotel tedeschi, dopo una sentenza dell’Antitrust), il discorso sarebbe decisamente diverso, ma su questo aspettiamo ulteriori sviluppi legislativi anche in Italia.
TRIPCONNECT: VALE LA PENA? Per adesso il nostro giudizio propende per il no, in quanto non ci sono ancora le motivazioni sufficienti per considerare tale strumento indispensabile per un Hotel.
Una risposta a “TripAdvisor, TripConnect e profili aziendali: tutte le novità da sapere”
[…] corsa a pagamenti di fee e commissioni sarà spietata (e lo è già diventata con Tripconnect e Campagne di Trivago) per dare all’albergatore l’opportunità o l’illusione di […]